Home » Presentazione OP Domitia Felix

Presentazione OP Domitia Felix

Quando questa avventura è iniziata ci siamo subito detti che non ci saremmo accontentati.

Ci siamo detti che il progetto avrebbe avuto senso solo se gli avessimo dato un respiro ampio ed inclusivo. Le OP nascono come strumento cooperativo e garantiscono la competitività degli operatori del settore, stabiliscono le linee guida da seguire e, in qualche modo, tracciano il cammino rendendo più forti sul mercato i singoli associati.

Tuttavia questo non può essere il solo scopo della nostra OP, di Domitia Felix.

Ci sentiamo parte del territorio e siamo convinti che la terra, e tutto ciò che da essa proviene, debba essere inteso non solo come bene di consumo ma come valore culturale condiviso. Vediamo nel corporativismo uno strumento che non solo rende più forti i produttori ma che favorisce anche uno scambio sinergico tra chi produce e chi vive sul territorio.

Un nuovo modello di sviluppo è possibile: passa attraverso il rispetto dei terreni e di un loro utilizzo etico; si esprime attraverso la ricerca della qualità dell'intero sistema. Siamo convinti che questo sia un fattore determinante: la qualità deve essere un concetto che riguarda non solo il prodotto in sé, ma tutto il processo produttivo; un percorso virtuoso che tiene in considerazione ogni singolo passaggio e che non dimentica mai che al centro di tutto ci sono uomini e donne che prendono parte a tale processo e che ne consumano i prodotti finali.

Sì, un nuovo modello è possibile e vogliamo provare, noi con voi, a renderlo solido e fruttuoso partendo dalla saggezza delle tradizioni e guardando verso un futuro fatto di tecnologie all'avanguardia, idee innovative e prodotti genuini.

Questa è un'avventura che riguarda tutti noi e parla di un consumo sano e consapevole; un'avventura fatta di integrazione, cultura e genuinità; una storia che fa della salute il suo cuore pulsante.

Ultimi articoli

La grotta di roccia di San Sebastiano

La grotta di roccia di San Sebastiano è una cavità di origine tettonico-carsica che si apre sulle falde del versante meridionale del Monte Massico, rilievo che delimita il settore settentrionale del cosiddetto “Graben Campano”. Grazie a scavi dell’Università “Sapienza” di Roma, che hanno portato alla luce resti di fauna e manufatti litici in pietra e selce, è stato possibile documentare la frequentazione preistorica delle pendici del Monte Massico.

Leggi di più
Come nasce una leggenda, i sinkholes dell'Agro Falerno

Nell’Agro falerno, alle pendici sud-orientali del rilievo carbonatico del Monte Massico tra il comune di Mondragone e quello di Carinola sono presenti alcune depressioni sub circolari, oggi asciutte, alcune delle quali completamente mascherate dall’azione antropica Queste depressioni sono riconducibili a sinkhole, ci piace ricordare la Fossa Barbata, la Fossa del Ballerino e il Lago di Falciano.

Leggi di più
La Torre del Paladino

Giunta a Sinuessa, la via Appia - diretta verso Capua - piegava ad est per evitare le paludi e diveniva pedemontana. Come tutte le vie consolari, essa presentava numerosissimi monumenti funebri. Nel tratto tra Mondragone e Falciano (GPS: 41 07’48’’N, 13,56’15’’E) è possibile ammirare la Torre del paladino, ormai inglobata in una proprietà privata in via San Paolo, località Ciaurro a Falciano del Massico (CE).

Leggi di più
crosschevron-right linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram