Tutela e valorizzazione del patrimonio culturale

Francesco Miraglia
Architetto
francescomiraglia@gmail.com
+39 347 6202096
Architetto, giornalista pubblicista, Ph. D. in Conservazione dei beni architettonici, già Ispettore Onorario MiBAC per la tutela e la vigilanza dei Beni Architettonici delle province di Caserta e Benevento, già professore a contratto di Caratteri costruttivi dell’edilizia storica (Seconda Università di Napoli).
È cultore della Materia in Restauro presso il Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale dell’Università della Campania.
È stato componente delle commissioni locali per il paesaggio di diversi comuni della provincia di Caserta.
È componente del comitato scientifico di “Officium” (Caramanica Editore) e di quello del premio internazionale per la ricerca sui beni culturali “Padre Michele Piccirillo”, nonché coordinatore del comitato scientifico della collana “Terra Laboris. Itinerari di ricerca” (Caramanica Editore).
È socio della Società Napoletana di Storia Patria di Napoli, del Cento di Studi per la Storia dell’Architettura (CSSAR), del Centro di Cultura e Storia Amalfitana e dell’Istituto Italiano dei Castelli.
La sua attività professionale è incentrata principalmente sul restauro e sulla conservazione del patrimonio culturale.
Ha al suo attivo, in qualità di autore singolo e/o co-autore: 18 monografie, 5 curatele, 31 saggi su riviste scientifiche nazionali ed internazionali, 2 saggi su riviste internazionali di classe “A”, 17 contributi in atti di convegni internazionali e 65 saggi/articoli in volumi a diffusione nazionale.
È stato sinora relatore in 62 comunicazioni scientifiche per seminari, congressi, convegni, conferenze, corsi universitari.

Francesco D'Alessandro
Fotografo
info@francescodalessandro.it
francescodalessando0@gmail.com
+39 328 7420977
La Fotografia è sempre stata un viaggio emozionale che parte dal riconoscimento percettivo degli istanti in movimento, in cui la natura e l’uomo trovano lo spazio e il tempo per fondersi e declinarsi.
L’arte, la musica, il folklore, i paesaggi, le tradizioni, le figure umane e gli scenari di Napoli si trasformano in frammenti di visioni, essenze oniriche per rappresentare l’estensione della mente: luci intense affiancano le ombre, mentre i dettagli enfatizzano il perfetto bilanciamento dei colori e delle luci architetturali ( come nell’opera “Io e Dalì”, Napoli 2018). Da qui le mie opere che narrano del lungomare di Napoli, degli scorci sul Vesuvio, della sfregiata e rinascente bellezza della Reggia di Carditello, di strade affollate o di murales divenuti simboli di un popolo coreografico e artisticamente inossidabile.
Finestre su un mondo che si spalancano agli occhi dello spettatore curioso con un soffio di vento, col passo veloce di un passante o che si coronano attraverso le ali spiegate di un uccello in volo che avvolge la veduta panoramica di un molo.
La fotografia squarcia quel velo che ci separa dal fascino della scena. S’intravede tutta la forza con cui la vita di ogni giorno ci lascia traccia di sé ovunque, ed io colleziono elementi per circoscrivere quella fertile produzione artistica, che è un mio modo per esistere e determinare la vita stessa. La fotografia è per me un’arte intensa i cui punti fondamentali sono una costante ricerca e mi accorgo che c’è di fondo un’innata necessità di non fermarsi a formulazioni definitive o assolute.