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Cappella del Carmine

In questa piccola struttura religiosa risiedeva – e risiede tuttora – l’omonima confraternita.

È possibile che l’edificio sia stato realizzato qualche anno prima della costituzione della corporazione ecclesiastica, quindi prima del 1777. La struttura, di dimensioni maggiori rispetto alle altre cappelle cittadine, è costituita da un unico ambiente voltato a botte, ribassata e con lunette, divisa in tre parti da archi binati di stucco, che impostano su paraste con capitelli sagomati sul modello corinzio, alcune delle quali conservano ancora la base in stucco, tipica di quest’ordine architettonico.

Sopra l’ingresso è la cantoria in legno, che ospita un piccolo organo realizzato nell’Ottocento; sulla parete di fondo è un altare in marmi policromi del XVIII secolo, sormontato da un’edicola che ospita la statua lignea della Madonna del Monte Carmelo.

L’edificio denota una certa ricchezza ed era utilizzato, oltre che come luogo della confraternita, anche come spazio di sepoltura. Particolari sono: un sarcofago, a sinistra dell’ingresso, realizzato in marmo nostrano; diverse epigrafi commemorative di notabili del tempo; una tela di buona fattura raffigurante la Sacra Famiglia, opera che risale al XVIII secolo, attualmente risiede nel piccolo ambiente della sagrestia. Probabilmente la tela, dal contorno mistilineo, doveva sovrastare l’altare principale prima che vi fosse realizzata la nicchia per la scultura della Vergine.

Non vi sono tracce, sul recente pavimento della cappella, di botole d’accesso all’ipogeo funerario (al quale, prima di tutti, si affidavano i resti mortali dei confratelli) che, probabilmente, come in altre cappelle e chiese, è stato occluso solo in epoca recente. È certo, comunque, che anche questa cappella svolgesse funzione di sepolcreto e, come riferiscono anche le tracce presenti al suo interno, era anche di un certo prestigio.

La facciata, rivestita con intonaco, presenta un ingresso sormontato da un timpano in stucco e una chiusura a capanna, con timpano triangolare in stucco, logica conclusione di una fronte dietro la quale si trova un tetto ligneo.

Testi di Francesco Miraglia & Corrado Valente
Foto di Angelo Razzano
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