Donne e uomini che senza risparmiarsi si dedicano anima e corpo ad aiutare chi ne ha più bisogno: il Premio Moscati è stato istituito proprio per rendere omaggio a quanti dimostrano di mettere al centro delle proprie vite l'amore per il prossimo.
Ogni anno il Premio Moscati insignisce della sua onorificenza quanti si siano distinti in campo medico, e non solo, mostrando oltre all'impegno professionale un sostegno disinteressato al prossimo in difficoltà.
D'amore e solidarietà parla la Presidentessa e fondatrice del Premio Amelia Ullucci: “Ci sono persone che sanno guardare oltre e volgere lo sguardo verso chi soffre e se ne prendono cura, esattamente come San Giuseppe Moscati a cui il Premio si ispira”.
La storia di San Giuseppe Moscati è la storia di un uomo, un dottore, che nella Napoli dei primi del '900 prestava gratuitamente le sue cure ai poveri, ai meno fortunati, agli ultimi. Una missione portata avanti senza clamore ma con impegno e costanza quotidiani.
Quest'anno il Premio ha raggiunto la sua XXXIV edizione e, con grande piacere, abbiamo avuto il privilegio di consegnare la targa di Confcommercio Caserta al dott. Vincenzo Mallamaci, Fondatore e Presidente dell'Associazione Internazionale di Volontariato Missionario Onlus "E ti porto in Africa".
In questo compito ci ha rappresentati il nostro Presidente Umberto Cinque che, con emozione, ha speso parole di elogio per l'opera del dott. Mallamaci e di profondo ringraziamento per la Presidentessa Amelia Ullucci.
Come OP Domitia Felix siamo lieti di essere sostenitori del Premio Moscati che con amore e senso di giustizia è vicina a chi tanto dona al prossimo.
La grotta di roccia di San Sebastiano è una cavità di origine tettonico-carsica che si apre sulle falde del versante meridionale del Monte Massico, rilievo che delimita il settore settentrionale del cosiddetto “Graben Campano”. Grazie a scavi dell’Università “Sapienza” di Roma, che hanno portato alla luce resti di fauna e manufatti litici in pietra e selce, è stato possibile documentare la frequentazione preistorica delle pendici del Monte Massico.
Nell’Agro falerno, alle pendici sud-orientali del rilievo carbonatico del Monte Massico tra il comune di Mondragone e quello di Carinola sono presenti alcune depressioni sub circolari, oggi asciutte, alcune delle quali completamente mascherate dall’azione antropica Queste depressioni sono riconducibili a sinkhole, ci piace ricordare la Fossa Barbata, la Fossa del Ballerino e il Lago di Falciano.
Giunta a Sinuessa, la via Appia - diretta verso Capua - piegava ad est per evitare le paludi e diveniva pedemontana. Come tutte le vie consolari, essa presentava numerosissimi monumenti funebri. Nel tratto tra Mondragone e Falciano (GPS: 41 07’48’’N, 13,56’15’’E) è possibile ammirare la Torre del paladino, ormai inglobata in una proprietà privata in via San Paolo, località Ciaurro a Falciano del Massico (CE).